Il termine genitorialità è entrato nell’uso del linguaggio psicologico per indicare le interiorizzazioni che accompagnano la funzione biologica dell’essere genitori. La genitorialità è una funzione molto complessa che comprende aspetti individuali legati alla nostra idea di essere genitore e aspetti di coppia che riguardano appunto la modalità relazionale che i partner condividono nell’assolvere questo delicato compito.
Nella nostra società attuale, diventare genitori può essere visto come una scelta volontaria o come un evento naturale legato al ciclo vitale.
A prescindere dalla scelta e dai punti di vista, maternità e paternità si estrinsecano nella ‘capacità di prendersi cura’.
E.H. Erikson attribuisce all’età adulta la caratteristica della “generatività”, in antitesi a quella della “stagnazione” e della preoccupazione esclusiva di sé. Da ciò emerge una nuova virtù, propria della maturità: la “cura”, ossia una forma di impegno in costante espansione, che si esprime nel prendersi cura delle persone, delle cose e delle idee.
In questa prospettiva, la caratteristica più importante dell’essere genitori è, secondo J. Bowlby quella di fornire al bambino o all’adolescente una ‘base sicura’ per affacciarsi al mondo esterno e per potervi poi ritornare, per essere nutrito sul piano fisico ed emotivo, dove poter essere confortati quando si è tristi, e rassicurati se spaventati.
Non si può essere genitori allo stesso modo, in questo complesso compito esistono marcate differenze individuali in ogni genitore, ma anche nei figli, tuttavia non si può non tenere conto che queste differenze giocano un ruolo rilevante nello sviluppo della personalità degli adulti di domani.
Crescere un figlio è come addentrarsi dentro un terreno inesplorato, anche in ragione del fatto che, lo sviluppo evolutivo del bambino è caratterizzato dal susseguirsi di fasi legate all’età, ma anche a momenti di difficoltà che può attraversare la famiglia, o la coppia genitoriale, oppure può essere legato a situazioni straordinarie, come quella che stiamo vivendo adesso, a causa della pandemia covid-19.
Il ruolo genitoriale è condizionato dagli eventi e dai momenti di vita, per questo, a volte, può risultare ancora più complesso e preoccupante.
Sostenere la genitorialità significa aiutare i genitori a comprendere e a migliorare la relazione con i propri figli, i propri stili educativi e favorire una crescita armonica, garantendo il benessere famigliare.
Gli interventi di sostegno alla genitorialità hanno lo scopo di valorizzare le risorse che la famiglia possiede, fornire strumenti conoscitivi per migliorare la propria capacità relazionale, comunicativa e, di conseguenza, anche le proprie competenze educative.
Sostenere un padre e una madre nel proprio ruolo genitoriale significa anche aiutarli a conoscersi meglio e a “rispondere” in modo congruo ai bisogni dei propri figli, e della coppia genitoriale, anche in caso di separazione.
Il tempo che stiamo vivendo è un tempo caratterizzato da forte incertezza e da paura, sentimenti che si ripercuotono inevitabilmente sulla crescita dei bambini, anche quando si cerca di tenerli nascosti. I bambini “ci sentono” avvertono che qualcosa non va, anche i più piccoli, per questo è molto importante essere consapevoli delle nostre emozioni e delle loro, in questo momento difficile.
Sostenere i genitori, accompagnarli nel loro ruolo, qui ed ora, provando a stare in questo continuo flusso di trasformazioni che è la vita, che accade “qui e ora”. L’incertezza di questo momento può rivelarsi una modalità creativa di stare nel mondo, e come ogni avvenimento, ci può aiutare a conoscerci meglio e a scoprire nuove modalità comportamentali. Restare nel flusso con i nostri figli, crescere con loro e insieme a loro, perché il nostro compito evolutivo non si esaurisce entrando nell’età matura, ma si spinge in avanti, fino all’ultimo dei nostri giorni.
Articolo a cura di:
Dott.ssa Federica Gregori
Psicologa clinica e di comunità
Educatrice competente in assistenza scolastica
Psicoterapeuta Gestalt in formazione
J. Bowlby, 1982, A secure base, London, Routledge (trad. It. Milano, Raffaello Cortina Editore, 1989)
J. Bowlby, 1982, Costruzione e rottura dei legami affettivi, Milano, Raffaello Cortina Editore
E.H. Erikson, 1984, I cicli della vita. Continuità e mutamenti. Roma, Armando editore.
J. Piaget, 1968, La nascita dell’intelligenza nel fanciullo, Firenze, Giunti.
G.C. Zattini, 1999, Genitorialità-Universo del Corpo, TRECCANI.