I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) sono delle condizioni patologiche che hanno in comune un’intensa preoccupazione per il peso, il cibo e le forme del corpo. Insorgono per la maggior parte in adolescenza, fra i 15 e i 22 anni, in modo particolare nelle femmine, anche se negli ultimi anni si è assistito da una parte a un abbassamento dell’età d’esordio e dall’altra a un innalzamento del numero di maschi coinvolti.
I DCA più diffusi sono tre:
- Anoressia Nervosa, caratterizzata da un’intensa paura di ingrassare, che viene gestita tramite la restrizione alimentare, in cui la persona diminuisce l’introito calorico assunto raggiungendo spesso una condizione di sottopeso;
- Bulimia Nervosa, in cui nonostante sia presente la paura di ingrassare, la persona spesso non riesce a controllare la quantità di cibo assunta, arrivando a compiere vere e proprie abbuffate, caratterizzate dalla totale perdita di controllo. Per evitare di aumentare di peso successivamente mette in atto dei comportamenti compensatori, come provocarsi vomito, usare diuretici e lassativi o praticando un’eccessiva attività fisica.
- Binge Eating Disorder (Disturbo da alimentazione incontrollata), in cui la persona mette in atto delle abbuffate, senza i successivi comportamenti compensatori.
Queste patologie sono molto complesse e causano una compromissione nel funzionamento della persona, dal punto di vista psicologico e sociale; ad esempio le occasioni di socialità in cui è presente del cibo sono evitate o sopportate con intenso disagio. La persona tende spesso ad isolarsi, a provare stati d’ansia o di depressione. Inoltre in casi gravi, la malnutrizione o l’intensa frequenza di abbuffate, vomito ed esercizio fisico può portare a compromissioni mediche importanti (cardiache, ossee, metaboliche), fino a mettere la persona a rischio di vita.
L’attuale isolamento forzato dovuto alla quarantena e il pericolo del contagio da Covid-19, possono peggiorare le condizioni delle persone affette da DCA ed esporle maggiormente a ricadute, a causa di diversi fattori.
La quarantena impedisce a chi pratica quotidiano esercizio fisico intenso, con lo scopo di perdere peso, di fare attività fisica. Chi invece riesce normalmente nella quotidianità a nascondere il proprio disturbo, in particolare abbuffate e vomito autoindotto, ora ha più difficoltà a farlo e a mantenere la routine legata al disturbo, specie se sta vivendo la quarantena in casa con i familiari. Questo sembra un ottimo modo per regolare le condotte disfunzionali; in realtà la persona con DCA vive questa condizione come una quasi assoluta mancanza di controllo (aspetto cruciale nella malattia), la preoccupazione di aumentare di peso si intensifica, aumentano la rabbia e la frustrazione. La reazione più comune è quella di restringere ancora di più l’apporto calorico assunto o aumentare i comportamenti compensatori.
Le scorte alimentari in casa e la maggior frequenza nel cucinare cibi possono esporre la persona a un maggior rischio di incorrere in abbuffate.
La quarantena tende ad intensificare l’isolamento sociale già messo in atto da molte persone affette da DCA. Sono rinforzati quindi l’evitamento ad esporre il proprio corpo e a consumare i pasti in presenza di altre persone.
L’ansia e la depressione a volte presenti precedentemente possono aumentare a causa delle preoccupazioni relative alla paura del contagio da Covid-19.
In caso di adolescenti affetti da DCA, la presenza 24 ore su 24 dei genitori può essere un ulteriore fattore di stress, perché si sentono maggiormente controllati. Allo stesso modo, il genitore può venire a conoscenza di abitudini alimentari sconosciute e può provare maggiori preoccupazioni per la condizione del figlio.
Alcuni suggerimenti su come comportarsi durante la quarantena possono essere utili:
- Evitare di parlare di peso, cibo, di svolgere attività affini o di fare scorte; concentrarsi su altre attività, come giochi di società, serie tv, giardinaggio, limitando l’esercizio fisico;
- Mantenere la socialità attraverso videochiamate o dispositivi online;
- Evitare la presenza di bilance o specchi in casa che possono aumentare le preoccupazioni relative al peso e al corpo, meglio pesarsi una sola volta a settimana;
- Limitare a due volte al giorno l’esposizione alle notizie riguardanti il Covid-19, per non implementare preoccupazioni in tal senso;
- Programmare la propria giornata, anche dal punto di vista alimentare;
- I familiari devono contribuire a creare un clima familiare sereno, evitando conflittualità ai pasti, non concentrandosi su ciò che mangia o non mangia il figlio. È fondamentale che si concedano del tempo per loro stessi, non focalizzando l’attenzione esclusivamente sul disturbo.
Fondamentale, per la persona che soffre di DCA, è il trattamento. Per evitare di esporre le persone al contagio, i servizi pubblici e privati hanno limitato gli accessi e adottato nuove modalità per continuare i colloqui con i pazienti, utilizzando piattaforme online. Nel caso in cui il trattamento sia interrotto o limitato proprio durante l’isolamento forzato, il rischio di ricaduta e di peggioramento della condizione patologica aumentano. È importante quindi mantenere i contatti con gli specialisti oppure iniziare un percorso psicologico in caso di bisogno, anche per quanto riguarda i familiari.
Bibliografia
• American Psychiatric Association. (2014). Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Quinta edizione. Raffaello Cortina Editore.
• Dalle Grave, R (2020). Coronavirus Disease 2019 and Eating Disorders- What do people with eating disorders have to address during the pandemic? Psychology Today Posted Mar 21th, 2020
• Tagesonlus Nutrition (2020). Disturbi alimentari: Consigli per i familiari.
Dott.ssa Gaia Giannini
Psicologa, nell’attività clinica si occupa di adolescenti e adulti. Lavora nel campo della prevenzione dei comportanti a rischio legati all’uso di alcol, sostanze, e gioco d’azzardo. Collabora con l’associazione Volo Oltre di Cesena, che si rivolge ai familiari e alle persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare.
Per informazioni:
• volooltre.org
• FB: Volo oltre Associazione Disturbi del Comportamento Alimentare